Eravamo ragazzi quando iniziammo a cantare in un coro. In un coro con oltre cinquanta persone e un direttore. Per molti di noi la formazione musicale iniziò proprio lì.
In quella nostra prima esperienza insieme avevamo un direttore vero: Lamberto Pietropoli, un pezzo della storia musicale italiana. Chiunque abbia avuto un tale privilegio lo porta attaccato addosso. Per tutta la vita.
Fin dall'inizio, però, la sensazione di anonimato del cantare in una sezione corposa in un coro ancor più corposo ci portò a fondare al suo interno un coro Junior, composto dai sei o sette giovanissimi, che azzardava brani più spericolati e adatti a degli adolescenti che crescevano con quel "privilegio" attaccato addosso.
Come spesso accade, poi, la vita poi ci portò lontani gli uni dagli altri, il lavoro, i matrimoni: insomma stavamo crescendo.
Fu nel 2007 che Stefano, con una telefonata del tutto inattesa, ci ricordò che quella parte di noi non era morta, ma solo in letargo. Le nostre vite si erano oramai assestate e si poteva ricominciare, come se mai ci fossimo fermati. Il coro Junior poteva riprendere il cammino da dove lo aveva lasciato.